Che si tratti di un’azienda che produce tubi, di un pub o di un’agenzia di comunicazione, la rilevanza del naming è sempre centrale. Vediamo insieme i 5 trucchi per trovare il nome giusto per il prodotto giusto.
Quando il nome racconta una storia
Nomi come Coca-Cola, Adidas e Nutella non vi saranno certo nuovi. All’epoca, il cosiddetto naming come lo conosciamo oggi non esisteva ancora e dare il nome a un prodotto significava, nella maggior parte dei casi, semplicemente descriverlo in breve. Dietro ogni nome, però, c’è sempre una storia.
Il nome della Coca-Cola fu inventato da Frank Mason Robinson nel 1886 e fu scelto in quanto bevanda analcolica (cola) caratterizzata dall’estratto di foglia di coca, il suo marchio di fabbrica. Altro esempio di naming ante-litteram (1949) è quello della Adidas: non tutti sanno che sta per Adi (diminutivo di Adolf) Dassler (ridotto a Das), ovvero il creatore della mitica scarpa sportiva.
Ultima, ma non ultima la Nutella. Siamo nel 1964 quando il patron Ferrero intende lanciare la sua crema spalmabile in tutta Europa cambiando il nome originario della SuperCrema in un più appetibile Nutella.
È questo uno dei primi casi in cui subentra il concetto di naming vero e proprio nella strategia di marketing: c’è l’intenzione di esportare il prodotto all’estero e si mette in atto una strategia specifica incentrata sul nome al fine di consentire un efficace diffusione del prodotto. Nut in lingua inglese significa nocciola, suo ingrediente caratteristico, e il suffisso -ella richiama un suono che ricorda cose positive e dal caratteristico suono “dolce”.
Il naming, oggi
Dare un nome oggi a un qualsiasi prodotto è cosa estremamente differente rispetto ai “vecchi tempi”. Concorrenza e crisi non aiutano certamente, ma se si mettono in atto 5 trucchi siamo certi si possa trovare il nome giusto.
1) Think visually – Qualsiasi sia il prodotto/azienda che vogliamo lanciare già dal suo nome deve avere un forte impatto visivo. Conviene sin da subito chiedersi: quel nome renderebbe in un logo, oppure sul web?
2) Short is sweet – Come suggerisce anche Forbes, un nome breve funziona perché più facile e immediato da ricordare rimanendo più impresso nella memoria. Solitamente è preferibile non superare le 3 sillabe (Nike, Apple, Rolex).
3) Descrittivo, evocativo, stravagante – Coca-Cola è certamente un nome che descrive il prodotto, come abbiamo visto. Un nome come Oracle invece evoca l’oracolo di Delfi che conosce il presente e il futuro. Yoox, invece, rientra nei nomi stravaganti che, nonostante non descrivano né evochino qualcosa, sono comunque capaci di attirare l’attenzione.
4) The wider the better – È bene non restringere il campo al semplice business di appartenenza. Per trovare un nome ci si può ispirare a musica, arte e qualsiasi elemento della cultura pop faccia sentire bene.
5) Occhio all’URL! – Oggi si rende indispensabile capire se il nome che si è scelto, non sia già in uso. Per verificare che l’indirizzo non esista già potete usare portali dedicati come Register o GoDaddy.
Abbiamo visto come scegliere il nome di un prodotto o di un’azienda sia una vera e propria sfida. Oltre ai 5 trucchi, crediamo sia necessario tenere sempre a mente una fondamentale regola valida sempre e comunque: K.I.S.S. (Keep It Simple, Stupid), ovvero non complicarti la vita e “falla semplice”. In conclusione, un nome deve necessariamente avere una buona commistione tra sobria originalità e acuto conformismo.