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Quanto in là può spingersi un consumatore? Un esempio di #Guerilla Marketing

11 Lug

Quanto in là può spingersi un consumatore? Il motore il più delle volte è dettato dalla curiosità, dal divertimento, e dall’engagement.

Per questo sempre più aziende si affidano a eventi di guerrilla, che se ben pensati, riescono ad attirare l’attenzione di molti con prezzi piuttosto bassi.

Ecco qui l’ennesimo esempio!

Have fun! 😉

Google ci riprova e lancia #Schemer

13 Dic

Ormai da qualche mese il colosso Google è in grande fermento e si lancia in continui aggiornamenti e novità per non rimanere schiacciato dai suoi competitor: Google+ e il nuovo Youtube solo per citarne alcune, sono le ultime novità rilasciate da bigG.

Ecco allora che con un video teaser apparso settimana scorsa il colosso americano ci prepara all’ingresso di una nuova app che ovviamente funzionerà grazie all’integrazione con il profilo Google+: si tratta di Schemer  un “suggeritore di cose da fare” per il nostro tempo libero.

La sua versione Beta (per ora accessibile solo su invito) è stata rilasciata la settimana scorsa e vuole posizionarsi come antagonista della funzione eventi/places di Facebook e il geosocial Foursquare!

Schemer

Google+ lancia Schemer

Gli utenti possono aggiungere una serie di attività che vorrebbero fare attivando così i suggerimenti che altre persone nella propria cerchia hanno inserito al riguardo. Si possono anche invitare i propri amici a partecipare alle diverse attività inserite, creando così degli “eventi” online.

Schemer propone e suggerisce gli eventi e le attività in base al peso che determinati eventi  possono avere per noi. È più probabile, infatti, che andremo a ricercare per prime le attività in cui sono coinvolti i nostri amici o quelle che si tengono in località vicine alla nostra città.

Proprio per questo  l’integrazione con Google+ è fondamentale per creare un elenco di attività più vicine ai nostri gusti. Con il tempo poi Schemer riuscirà a riconoscere i nostri gusti e le nostre preferenze, suggerendoci come impiegare il nostro tempo libero in linea con le nostre abitudini e scelte passate.

Chissà se questa volta Google riuscirà a conquistare nuovi utenti che per ora sono ancora un pò scettici riguardo Google+…. 

Cosa c’è da sapere (e da saper fare) sul marketing non convenzionale

4 Nov

Sempre più spesso sentiamo dire:”Facciamo una campagna virale!”. Inutile dire che a noi di OnOff  l’idea piace sempre molto, ma non possiamo mai prescindere da due regole elementari, eppure importantissime:

  • analizzare se è lo strumento giusto per la buona riuscita degli obiettivi che ci siamo prefissati;
  • analizzare se il brand, prodotto o servizio è adatto a questo tipo di comunicazione.

Quando si parla di marketing non convenzionale, ai non addetti ai lavori, la prima cosa che viene in mente (top of mind :)) è GUERRIGLIA marketing. In realtà questo è un termine generico, che viene associato erroneamente a qualsiasi azione di unconvetional marketing. Il termine Guerriglia è stato coniato nel 1984 da un pubblicitario americano, Levinson, che ne dà una definizione molto chiara: un insieme di tecniche non convenzionali con l’obiettivo di ottenere il massimo risultato con il minimo investimento. Detto in altre parole: un insieme di strategie di comunicazione che, attraverso l’uso di pseudo-eventi, studiati per essere integrati con l’immagine del prodotto (o dell’azienda), abbiano come scopo quello di generare nel sistema dei media dei virus ben mimetizzati che abbiano la possibilità di autoreplicarsi nella mente del consumatore.

Guerriglia Marketing

Campagna di Guerrilla Marketing - M&M's

Campagna di Guerrilla Marketing - M&M's

Unite alle azioni di guerriglia si utilizza lo STREET marketing, un modo per avvicinarsi al pubblico che si vuole raggiungere. Lo street marketing usa strumenti presi in prestito dal cosiddetto cultural jamming, un insieme di pratiche di sovversione della comunicazione ideate da gruppi legati alla street art e dalla net.art.

Street Marketing

Non va dimenticato l’AMBIENT marketing, che sfrutta appunto l’ambiente (una strada, un negozio, un camerino di un negozio, una toilette di un locale….) per “pescare” il suo target. Partendo dal presupposto che una determinata fascia di target, quella che si vuole raggiungere, è presente in certi posti e in momenti diversi della giornata, sarà lì che si andrà a colpire, diversificando i luoghi. L’ambient marketing cerca di portare la pubblicità direttamente dove si trova il suo target di riferimento, costruendo messaggi ad hoc per i suoi obiettivi. Il target è potenziamente molto ricettivo perchè colto di sprovvista, in un momento di svago, in un ambiente dove è andato per motivi totalmente diversi da quelli dove solitamente riceve una comunicazione pubblicitaria.

Ambient Marketing

Infine alcune nozioni sull’EXPERIENCE marketing dove il consumatore ha un ruolo attivo di attenzione e cooperazione interpretativa. I desideri , i valori e i comportamenti  del consumatore si confrontano inevitabilmente con quelli del brand. La dimensione narrativa è di fondamentale importanza perchè il target/consumatore vive l’esperienza della marca, in un gioco di ruolo che mette in risalto le competenze comunicative. E’ evidente che che tanto più sarà coinvolgente la “sceneggiatura” della campagna di marketing non convenzionale, tanto più il consumatore si sentirà chiamato alla socializzazione e all’azione della sua esperienza vissuta in quel momento.

Experience Marketing

Esistono molto tipi di eventi legati al marketing non convenzionale, tra i tanti ci piace ricordare Pecha Kucha Night (n.d.r. chi vi scrive ama smodatamente il Giappone e dell’arte, quindi la scelta è assolutamente personale!!!), ideato a Tokyo nel 2003 da un gruppo di giovani designer che volevano mostrare il loro lavoro in pubblico. Questo “episodio” si è trasformato in una serie di eventi di dimensioni enormi, che  ancora oggi si tengono in svariate città del mondo ispirando creativi di ogni parte del globo. Pecha Kucha  in giapponese è l’equivalente onomatopeico del più comune “chit-chat” inglese, ovvero chiacchiera. Il format è semplice ma efficace: 20 immagini per 20 secondi!

Pecha Kucha Night Roma

Tutto questa nozionistica per dirvi due cose:  noi di OnOff di viral marketing ne sappiamo. E ce ne occupiamo!

Stay tuned!